La protesta : Avvocati e personale amministrativo, situazione generalizzata in tutte e tre i piani.

Il parere dei penalisti e della Uilpa.

Rotto un climatizzatore, si attende il via libera ai lavori dal ministero della Giustizia.

Rotto un motore che alimenta i climatizzatori di Palazzo di Giustizia, nelle aule e negli uffici è tutto uno sventolare di ventagli di fortuna per provare a sfuggire, inutilmente, alla morsa del caldo.

Una situazione, quella del danno all’impianto di climatizzazione, che si protrae da qualche tempo ma che ora è diventata ancora più insostenibile per tutti - giudici,avvocati,impiegati,testimoni,cittadini,vigilantes e chiunque entri in Tribunale - con il caldo di questi giorni e temperature che superano abbondantemente e sistematicamente i 30 gradi.

La presidenza  del Tribunale si è chiaramente subito attivata, ma se sino ad un paio d’anni fa era il Comune ad occuparsi della manutenzione del Tribunale di viale Primo Maggio, adesso tutto passa a livello ministeriale: e i tempi – sarebbero stati già stanziati comunque i fondi per la riparazione – si allungano, con il caldo che stanca e stressa.

“La situazione è insostenibile e insopportabile per chiunque frequenti palazzo di Giustizia” commenta l’avvocato Gianluca Orsitti, presidente della Camera penale di Foggia che si fa portavoce delle lamentele di tanti.

“Sappiamo bene” aggiunge “che in questo caso la colpa non è certo locale e che ci sono tempi tecnici da rispettare per rimediare, ma questi tempi sono troppo lunghi e ne paghiamo le spese tutti noi avvocati, magistrati, personale amministrativo e le centinaia di cittadini che per i più svariati motivi – basti pensare ai testimoni citati per essere ascoltati nei processi – accedono al Tribunale. Se poi si pensa che nel settore penale le udienze, soprattutto davanti ai giudici monocratici cominciano alle 9:00 di mattina e spesso si protraggono sino al pomeriggio, la situazione diventa ingestibile visto che già alle 10:00 l’aria diventa irrespirabile”.

“Io ritengo che di fronte a situazioni di emergenza, bisognerebbe avere anche il coraggio di chiudere gli uffici, chiaramente temporaneamente, sino a quando il problema non venga risolto” e la proposta-provocazione di  Domenico AMOROSO, da decenni cancelliere in servizio a Foggia e che interviene nella sua veste di Segretario Generale della Uilpa-Giustizia. “ Con questo caldo diventa quasi impossibile lavorare, ma il problema” commenta il sindacalista “va allargato a tutta l’utenza, ai cittadini: pensi in particolare ai testimoni che attendono per ore che venga chiamata la causa penale cui sono interessati. Sino a due anni fa, quando cioè era il Comune a gestire la manutenzione del Tribunale, di fronte ad un problema, ad un guasto c’era il contatto diretto tra il Dirigente dell’Ufficio di Palazzo di Giustizia e il Municipio e si interveniva in tempi rapidi; adesso che la manutenzione viene gestita a livello centrale, dal Ministero, i tempi si allungano, il caldo la fa da padrone e che ne paga le conseguenze sono cittadini e addetti ai lavori”.